La professionalità, cos’è e cosa c’entra con l’Empatia?

Domanda particolare che mi è emersa dopo aver quasi pianto al termine di una visita, diciamo che ho pianto ma sono riuscita a non far vedere troppo le lacrime, almeno io mi sono illusa di questo.

Da figura sanitaria dovrei indossare il camice ma non mi piace e non ho ancora trovato quello che meglio si adatta a me, ho anche capito che crea un profondo distacco e per il lavoro che faccio e gli insegnamenti che ho avuto il distacco è proprio l’ultima cosa di cui ho bisogno. E’ già difficile capire da dove possano partire le problematiche di una persona, quando sono iniziate e quale trauma ha portato all’inizio di tutto il processo di somatizzazione, se non riesco a lasciare che le emozioni escano e spieghino tutto ciò, l’aiuto che posso dare è veramente minimo, anzi inutile.

Ed ecco allora che la professionalità deve mischiarsi con l’empatia, se così non fosse rimarrebbe tutto uno studio sterile e fine a se stesso, senza scopo, invece nella Medicina Cinese lo scopo e l’intento cambiano il risultato della terapia, la rendono più efficace, la rendono un cammino di entrambi (terapeuta e paziente) per cercare, applicare e sperimentare il percorso di crescita. Lo scopo di una malattia è portare la persona, e coloro che vivono o ruotano momentaneamente vicino ad essa, a cambiare se stessi in una nuova realtà, più forte, più consapevole e più serena.

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